lunedì 22 febbraio 2010

Giovanile del 20 febbraio

CLASSIFICA

1' 11-LUCHI Max M141N 4.5
2' 5-DEL PORRO Francesco M14NC 4.0
3' 10-LUCHI Edoardo M8NC 4.0
4' 19-WILLIAMS Sam Andrea M14NC 4.0
5' 18-VIVI Andrea M14NC 3.0
6' 4-COSTANTINO Francesco M14NC 3.0
7' 13-PIROZZI Giulio M14NC 3.0
8' 17-VALGIMIGLI Niccolo' M12NC 3.0
9' 14-PIROZZI Matteo M8NC 3.0
10' 2-ANICHINI Andrea M16NC 3.0
11' 15-PISTOLESI Francesco M12NC 2.5
12' 7-FRANCIA Tommaso M8NC 2.0
13' 8-LIPPI Alessio M14NC 2.0
14' 16-RUBENS NOVA Francesco M12NC 2.0
15' 6-PINIZZOTTO Patrick M12NC 2.0
16' 3-BOLDRINI Lorenzo M12NC 1.5
17' 12-MARMI Alessandro M10NC 1.5
18' 1-AGNESONI Amelia F12NC 1.0
19' 9-LIPPI Arianna F8NC 1.0

Ammessi alla finale nazionale (Terrasini, 3-10 luglio 2010)
M16 Andrea ANICHINI
M14 Francesco DEL PORRO
M12 Niccolò VALGIMIGLI
M10 Alessandro MARMI
M8 Edoardo LUCHI
F12 AFGNESONI Amelia
F8 LIPPI Arianna
Inoltre, di diritto essendo 1 Nazionale: M14 Max LUCHI

giovedì 11 febbraio 2010

3-10 luglio: finale nazionale giovanile

La finale nazionale giovanile si svolgerà a Terrasini (PA) dal 3 al 10 lugio 2010.
Per informazioni: http://www.palermoscacchi.it/

martedì 9 febbraio 2010

Torneo giovanile

Sabato 20 febbraio, a partire dalle ore 15.00, presso i locali del Cral MPS, si svolgerà un torneo giovanile (fino a 16 anni d'età) riconosciuto dalla FSI e valido per l'ammissione alla finale nazionale.

Turni: 5
Tipo di torneo: open
Iscrizione: € 1
Occorre essere tesserati alla FSI per il 2010 (costo tessera giovani € 10.00). La tessera può essere richiesta in sede di iscrizione.
Ammessi alla finale nazionale: 10% per ogni fascia d'età (8, 10, 12, 14, 16 ani M e F)

lunedì 8 febbraio 2010

Intervista

Su www.marioleoncini.it potete trovare il file audio dell'intervista che ho rilasciato a Radio 3 Network, in occasione di Collegioca.

martedì 2 febbraio 2010

Gli scacchi contro il bullismo: il rispetto delle regole

Un articolo di Maria Giovanna Tarullo su abitarearoma.net http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=16209


Il Teatro Biblioteca Quarticciolo, lo scorso 29 gennaio 2010 ha aperto le sue porte alla prima di una serie d'iniziative dedicate al tema del bullismo, in relazione con lo sport degli scacchi, il convegno "Scacchi contro il bullismo - Il rispetto delle regole". La manifestazione, voluta dal Presidente del VII Municipio Roberto Mastrantonio e patrocinato dalla Provincia di Roma, dalla Federazione Scacchistica Italiana, dal Coni Lazio ed il Team Lazio Special Olympics, nasce con l'obiettivo di presentare a tutti coloro che hanno a che fare con il mondo dei ragazzi come lo sport degli scacchi, possa rappresentare una valida soluzione per introdurre i bambini al rispetto delle regole. Presente al convengo in veste di organizzatore e moderatore, il diffusore del gioco degli scacchi, Rosario Lucio Ragonese che ha introdotto i numerosi interventi di personaggi conoscitori della materia ragazzi e scacchi, che hanno contribuito a donare il loro prezioso pensiero sul tema, come: piscologi, antropologi, istruttori, esperti di giochi, direttori didattici, professori, insegnanti e giornalisti.
Citando solamente alcuni degli interventi della giornata, il VicePresidente della Federazione Scacchisti Italiana Mario Leoncini ha esposto al pubblico, data la sua immensa cultura in materia, come nel corso della storia il gioco degli scacchi, abbia sempre rispecchiato i vari aspetti della società. Per esempio l'importanza del ruolo della donna, peraltro figura di spicco negli scacchi, evolvendosi negli anni ed imponendosi nei campionati mondiali. Come abbiamo appurato con la presenza di Carla Mircoli, divenuta Istruttore dell'Anno, che ha parlato del suo lavoro con i bambini delle scuola per l'infanzia; affermando l'interesse dei più piccoli per questo sport, i quali possono diventare dei piccoli campioni nel pieno rispetto delle regole a dispetto di alcuni adulti.
Mentre lo Psicoterapeuta, Massimo Marino attraverso la sua esperienza nei centri per non udenti ed all'interno delle carceri minorili, ha mostrato la potenza della comunicazione per mezzo degli scacchi. Il gioco spesso diffuso sui mezzi di comunicazione è stato rappresentato dal giornalista e giocologo Ennio Peres, reduce dalla collaborazione con il settimanale dedicato all'intrattenimento per la mente BrainTrainer, ed il direttore della famosa rivista "L'Italia Scacchista" Adolivio Capece.
Dopo una breve pausa, in cui è stato offerto un ricco buffet, il pomeriggio al Teatro Biblioteca Quarticciolo, ha visto protagoniste le scuole primarie di Roma. I Dirigenti Scolastici e gli insegnanti hanno portato la loro testimonianza, confermando il grande successo ottenuto con il progetto. Il gioco degli scacchi ha rappresentano, in molti casi, uno stimolo verso un nuovo modo di giocare, ponendo il ragazzo non più in ruolo passivo davanti ad un video-game, ma attivo e concentrato in una partita di scacchi. Le scuole presenti al convegno sono state: la Scuola Priamaria G.B. Basile, la Scuola Media Marthin Luther King, la Scuola elementare E. Dandini di Frascati e la Scuola Primaria G. Gesmundo.
La manifestazione si è conclusa con la performance di Daniela Movileanu, Campionessa Italiana Under 14 del Circolo Frascati Scacchi, con una simultanea di scacchi su 20 scacchiere.
Il Presidente del VII municipio Roberto Mastrantonio, promotore del convegno, ha dichiarato: "Sono orgoglioso dello svolgimento di questo progetto, che si è concluso con la produzione di questo convegno. Il VII Municipio si pone in prima fila nella lotta al fenomeno del bullismo ed in difesa della legalità. Attraverso una rete di Associazioni sportive e culturali sul territorio e con l'aiuto delle Forze dell'Ordine puntiamo sulla prevenzione del bullismo, anche per mezzo dello sport degli scacchi, introdotto nelle scuole del Municipio. Sperando di poter attuare nuove iniziative a riguardo."
Tutti gli interventi e le relazioni effettuate durante il convegno saranno disponibili sul sito: www.frascatiscacchi.it.

lunedì 1 febbraio 2010

Scacchitalia

Dal sito FSi è possibile scaricare gratuitamente Scacchitalia, la rivista federale: http://www.federscacchi.it/str_reg.php?tipo=6

Dall'intervista a un'insegnante di Gela estrapolo la risposta a questa domanda:
Quali sono invece i benefici scolastici per gli allievi?

Nel 2005, per motivi contingenti ho lasciato la succursale della mia scuola per trasferirmi alla centrale. In quell'occasione, mi sono state affidate due classi terze, delle quali una particolarmente "difficile". In quella classe, c'era stato un via vai di insegnanti ed i bambini, è normale, ne avevano molto risentito.
Premetto, e non a caso, che la mia scuola sorge in un quartiere denominato "area a rischio" per cui, qualche bambino si era trasferito proprio perché, in quel clima, le aspettative erano carenti, ma i più tenaci però, avevano resistito. Erano bambini, per lo più, non abituati a rispettare le regole, svogliati, indisciplinati e assenteisti. Io sono un'insegnante che predilige passare le regole o i concetti in maniera piacevole, anche attraverso il gioco, ma quell'anno, e i due successivi, fino al completamento della quinta classe, sono stati anni difficili, intensi di difficoltà che mi hanno messa a dura prova, ma anche i più ricchi di soddisfazioni.
Fra i tanti bambini "problematici" di quella classe ne ricordo in particolare uno, il più
grandicello, ripetente, con una situazione familiare delicata, spesso assente a scuola perché aiutava uno zio a vendere i detersivi sul camion, senza nessuna voglia di studiare né di comportarsi secondo le regole. Mi ha colpito, di questo bambino, la bellezza: occhi azzurri, capelli biondi e carnagione chiarissima; sembrava quasi timido, invece, già me lo avevano presentato: timido non lo era affatto e, in più, era molto precoce nella crescita e con interessi non più da bambino!
Il progetto scacchi, ricordo, fu accettato benissimo da tutti i bambini che mi sembravano
spugne aride e desiderose di apprendere. Molto male, invece, fu accolto dalla maggioranza
delle famiglie, convinte che in quella classe ci mancava solo quello: l'insegnante che li faceva giocare!
Tornando al nostro bambino, che non è stato l'unico in quella classe a subire il benefico
influsso degli scacchi, è stato però il primo ad imparare il gioco, a rispettarne le regole
e a farle rispettare. Addirittura, quando si comportava male con i compagni e/o l'insegnante,
in qualche modo si autopuniva... A volte, anche in maniera eccessiva. Potrei raccontare tante altre vicende, riguardanti questo bambino, che non era il solo a presentare problemi in quella classe difficile e turbolenta. Ma per farla breve, quell'anno il nostro protagonista ha vinto il campionato scolastico e sul podio si è commosso... e ha fatto commuovere quanti lo conoscevano, bambini, genitori, insegnanti e preside. Un giorno, è venuto il preside in classe proprio per sentire le impressioni di questo "campione particolare", ora famoso in positivo. Lui, diventando rosso, ha risposto timidamente alle domande, ma in maniera opportuna, interessata ed emozionata e, quando il preside è andato via, mi ha detto: "Maestra Carmelita, solo tu mi potevi dare queste soddisfazioni". Anche io quel giorno, mi sono commossa.
Avevo promesso a questi miei alunni che in classe V li avrei portati a giocare in un vero torneo. E siccome ogni promessa è un debito, l'occasione si è presentata con il campionato interprovinciale Agrigento-Gela. Tutti si sono distinti per impegno, educazione e bravura. Sul giornale di Sicilia appariva grande la scritta: campioni provinciali UD 10 e UD 12. Dieci si sono qualificati al Campionato Regionale e, dulcis in fundo, sei si sono classificati al Campionato nazionale: sette giorni a Merano, grazie al patrocinio del Comune di Gela che ha creduto in noi. Da quando i nostri scacchisti, si sono presentati a scuola con le mega coppe, non solo sono stati "attenzionati" con occhio diverso, da insegnanti, bambini e genitori, ma, magicamente, sono diventati per incanto più bravi e studiosi. L'avere successo è un'occasione che alimenta in modo realistico l'autostima e la motivazione ad apprendere.
Se ancora oggi, a distanza di due anni, dalla licenza elementare, proprio quei bambini, quando possono, vengono a trovarmi per aiutarmi (allenano a giocare a scacchi i pulcini), non solo il "progetto scacchi" si può considerare un vero successo, ma, senza averlo programmato, si sta portando concretamente avanti, il "Progetto Continuità", del quale spesso si programma tanto, nero su bianco, ma si sfoggiano solo belle parole. A cosa vale sperimentare un metodo, senza la possibilità di un confronto?